Condividiamo il comunicato stampa di Auser Emilia-Romagna in merito alla sentenza della Corte Suprema USA che permette ai singoli Stati di vietare l’interruzione di gravidanza:
«La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, vietando il diritto all’interruzione di gravidanza, che la legge dapprima tutelava e sanciva, ha inferto un duro colpo al diritto di autodeterminazione delle donne americane. Ci uniamo alla loro protesta contro una decisione che dimostra, ancora una volta, come i diritti delle donne non siano acquisiti in maniera definitiva e che vanno salvaguardati e difesi ogni giorno.
Da oggi, negli Stati Uniti, per opera di giudici di nomina governativa che hanno usato il corpo delle donne per scopi politici, a pagare saranno le donne più fragili, le più povere, le meno istruite. Ѐ un fatto di straordinaria gravità che dimostra come sia attiva l’offensiva conservatrice in America come in altri Stati meno lontani come è avvenuto in Polonia, più di recente. Ѐ un aspetto non irrilevante del populismo, dell’autoritarismo e dell’aggressività verso le donne. Sosteniamo la protesta delle donne americane senza mai dimenticare che, anche in Italia, ciò che abbiamo conquistato è, in molti luoghi, messo in discussione dall’abuso dell’obiezione di coscienza in molti ospedali di molte regioni italiane. 
Non abbassiamo la guardia. Attaccare i diritti delle donne è solo un primo passo per attaccare i diritti di libertà di tutti. 
Uniamoci alle donne delle associazioni, dei sindacati, delle istituzioni, dei partiti e dimostriamo insieme che indietro non si torna.»
L’invito di Auser Emilia-Romagna è di scendere in piazza, in tutte le piazze d’Italia, per manifestare dissenso verso quanto accaduto/sta accadendo nei confronti delle donne: domani, martedì 28 giugno, dalle ore 18, a Bologna, in Piazza Nettuno, è in programma un presidio.
 
INDIETRO NON SI TORNA!